Durante il Ventennio Fascista, con l'ampliarsi della categoria della "devianza" morale e sociale, i manicomi si riempirono di donne accusate di essere libertine, indocili, irose, loquaci, piacenti, ninfomani, rosse in viso, smorfiose o, soprattutto, madri snaturate… “In fondo è primavera” è ispirato alla vera storia di Augusta F. (non se ne conosce il cognome), una donna triestina che visse la terribile esperienza dell’internamento in un manicomio ai tempi del fascismo.
Le storie che custodiscono sono quelle di ogni famiglia italiana emigrata tempo fa in Sud America. Il racconto è leggero, ironico, intriso di malinconia e gioia per la inaspettata riconciliazione. La danza continua, si spoglia delle spigolosità, si fa dono, si rivela vita in continuo movimento. VOCI è un progetto sui dialoghi interiori, sulla relazione tra storia personale e il nostro tempo; è un'indagine in forma di teatro e danza sulla matrilinearità come storia fondante e dimenticata della storia umana,
Quello che abbiamo posto a radice del nostro progetto, come stimolo per la stesura di una drammaturgia attoriale, sonoro/musicale, è il lavoro meno noto di Poe, poeta e critico in un epoca durante la quale le Corporazioni si apprestavano a divenire "personalità giuridiche" e, nonostante i cupi echi di guerra ancora vicini e intere regioni immerse nella povertà, tutta la narrazione che la "Grande America" faceva di sé tendeva all'immagine più oleografica e luminosa possibile.
seminari residenziali su danza e teatro | Tortorella (SA) Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano con Adriana Borriello Marco Sgrosso - Le Belle Bandiere
Ulteriori informazioniPROSPETTIVE con Giorgia Nardin, Seconda edizione del corso di composizione coreografica in collaborazione con Campania Danza e Borderlinedanza
Ulteriori informazioniC.C.C. prima edizione edizione del corso di composizione coreografica con Adriana Borriello Susanne Linke Francesco Scavetta in collaborazione con Campania Danza e Borderlinedanza
Ulteriori informazioniPassaggio a sud est è un ciclo di 5 residenze artistiche dedicato alle arti visive, nato da un'idea dell'artista Antonio Petti e svoltosi da Settembre 2013 a Marzo 2015 nella “periferica” sala di teatrisospesi e, in conclusione, nello storico e centralissimo Palazzo “Fruscione” - fatto che ha scatenato diverse polemiche nel cuore della borghesia benestante salernitana.
lineeperiferiche è un festival che ha avuto tre edizioni, dal 2014 al 2016 e che ha ospitato più di 40 compagnie da tutt'Italia e non solo con spettacoli, dibattiti e seminari.
Ulteriori informazioniCome nella prima edizione, quest’anno sono in programma non solo spettacoli ma anche seminari(dalla danza alla commedia dell’arte, dalla fotografia al teatro, dalla lettura all’illuminotecnica…), condotti dagli artisti invitati che...
Ulteriori informazioniLineeperiferiche si muove quest’anno in maniera leggera ma chiara in una direzione “politica” (ma quale teatro che non aspira ad essere “solo” intrattenimento”non lo è…) ri-dando alla parola il senso nobile che le appartiene e le spetta...
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